top of page

Forza di Donna

Perché abbiamo incontinenza e prolasso?


Pavimento pelvico femminile
Pavimento pelvico femminile

L'incontinenza e il prolasso sono condizioni che possono derivare da un indebolimento delle strutture di supporto del pavimento e degli organi pelvici. Per comprendere come ciò avvenga, è fondamentale non solo conoscere i fattori che possono danneggiarlo, ma anche avere una conoscenza di base dell'anatomia e del ruolo delle strutture coinvolte nella stabilità degli organi interni.


Fattori che sollecitano il pavimento pelvico

Nel corso della vita, il pavimento pelvico è sottoposto a numerosi stress che possono comprometterne la funzionalità. Tra i principali fattori di rischio troviamo:


- Aumento di peso e obesità

- Gravidanza e parto (vaginale o operativo con ventosa)

- Attività lavorative o sportive con carichi elevati

- Isterectomia e interventi ginecologici

- Malattie che colpiscono gli organi pelvici

- Esercizi ad alto impatto come corsa o CrossFit

- Cambiamenti ormonali, come quelli legati alla menopausa

- Aver sofferto di violenza sessuale


Le strutture di supporto del pavimento pelvico

1- Muscoli del pavimento pelvico: forniscono sostegno agli organi pelvici (vescica, utero, retto) regolano gli sfinteri e le funzionalità sessuali. Questi muscoli possono danneggiarsi, ma fortunatamente possono recuperare attraverso esercizi specifici e terapia riabilitativa. È fondamentale distinguere tra tono muscolare (livello di contrazione a riposo) e forza (capacità di generare resistenza e stabilità durante l'attività).


2- Legamenti: sono strutture dure e fibrose composte da tessuto connettivo, contenente collagene e fibre elastiche. Il loro processo di riparazione avviene in fasi e finisce con la formazione di un tessuto cicatriziale, le cui proprietà biologiche e meccaniche possono, in alcuni casi, risultare di qualità inferiore rispetto a quelle del tessuto originale. Tra le loro funzioni vi sono: sostegno degli organi pelvici, distribuzione delle forze, assorbimento degli stress meccanici, connessione tra organi interni e ossa pelviche, forniscono informazioni al sistema nervoso centrale sulla posizione e il movimento degli organi pelvici.


3- Le fasce pelviche, sono strutture di tessuto connettivo che danno supportano agli organi pelvici, prevenendo il prolasso, distribuiscono le forze meccaniche nella zona pelvica. connettono muscoli, articolazioni e organi, migliorando la postura e il movimento e proteggono vasi sanguigni e nervi, facilitando la circolazione e la trasmissione degli impulsi nervosi.


4- Diaframma pelvico e diaframma toracico: la loro connessione è cruciale per la gestione della pressione intra-addominale. Ogni giorno respiriamo circa 22.000 volte, e una respirazione disfunzionale associata a una postura scorretta può esercitare un carico eccessivo sul pavimento pelvico, aumentando il rischio di disfunzioni.


Come guariscono i tessuti?
1. Guarigione della fascia
  • Il tessuto fasciale ha una bassa vascolarizzazione, quindi la sua capacità di rigenerazione è limitata rispetto ai muscoli.

  • Guarisce attraverso processi di rimodellamento tissutale, ma il tessuto cicatriziale può essere meno elastico e funzionale.

  • Il recupero può essere facilitato da fisioterapia, mobilizzazioni, esercizi ipopressivi e tecniche miofasciali per stimolare la rigenerazione e prevenire aderenze.

  • Idratazione e movimento sono fondamentali per mantenerlo elastico e favorire la guarigione.

2. Guarigione dei muscoli

  • I muscoli hanno una buona capacità rigenerativa, grazie alla presenza di cellule satellite che favoriscono la riparazione delle fibre muscolari danneggiate.

  • Guariscono più velocemente rispetto alle fasce e ai legamenti, grazie alla loro ricca vascolarizzazione.

  • Il recupero è facilitato da riposo attivo, esercizi progressivi e fisioterapia.

3. Guarigione dei legamenti

  • I legamenti hanno una scarsa vascolarizzazione, quindi il loro recupero è più lento e meno efficace rispetto ai muscoli.

  • Tendono a guarire con tessuto cicatriziale, che può risultare meno elastico e aumentare il rischio di instabilità articolare.

  • Il recupero dipende dalla gravità della lesione, con terapie che includono immobilizzazione, riabilitazione e, nei casi più gravi, intervento chirurgico.


Differenze principali nella guarigione

Tessuto

Vascolarizzazione

Capacità di rigenerazione

Tempo di recupero

Strategie di recupero

Fasce

Bassa

Limitata (può formare tessuto cicatriziale)

Medio-lungo

Mobilizzazione, idratazione, esercizi ipopressivi, terapie miofasciali

Muscoli

Alta

Elevata (cellule satellite riparano il danno)

Breve-medio

Riposo attivo, esercizi progressivi, fisioterapia

Legamenti

Molto bassa

Molto limitata (tessuto cicatriziale meno elastico)

Lungo

Immobilizzazione, fisioterapia, chirurgia nei casi gravi

In sintesi, le fasce possono guarire, ma spesso con una qualità inferiore rispetto al tessuto originale, similmente ai legamenti. Tuttavia, a differenza dei legamenti, possono essere rimodellate con il movimento e la terapia manuale. I muscoli, invece, hanno un potenziale rigenerativo molto maggiore grazie alla loro vascolarizzazione e capacità di autoriparazione.



Come agiscono gli esercizi ipopressivi sulle strutture del pavimento pelvico?

Gli esercizi ipopressivi migliorano la sinergia tra il diaframma toracico e il pavimento pelvico, ottimizzando la respirazione e riducendo il sovraccarico sulle strutture pelviche. Questo aiuta a mantenere una pressione equilibrata all'interno dell'addome, elemento chiave nella prevenzione di disfunzioni pelviche.


I principali benefici degli ipopressivi includono:

- Migliorano la postura e l’allineamento del bacino, riducendo la pressione sugli organi pelvici.

- Promuovono il rilassamento e una contrazione equilibrata del pavimento pelvico, prevenendo ipertono o ipotono muscolare.

- Supportano la prevenzione e il recupero da prolassi e incontinenza urinaria, rafforzando le strutture di sostegno.

- Ottimizzano la gestione della pressione intra-addominale, evitando eccessive sollecitazioni sulle strutture pelviche.

- Favoriscono una respirazione più efficace, migliorando la connessione tra diaframma toracico e diaframma pelvico.

- Incrementano il tono muscolare del pavimento pelvico in modo riflesso, senza necessità di contrazioni volontarie.

- Aiutano a riequilibrare tono e forza muscolare, migliorando la risposta del pavimento pelvico agli sforzi quotidiani.


Conclusione

Soffriamo di prolasso e incontinenza quando le strutture di supporto del pavimento pelvico - muscoli, legamenti e fasce connettivali - non sono più in grado di sostenere adeguatamente gli organi interni. Questo può avvenire a causa di fattori come il sovraccarico pressorio, la perdita di tono muscolare, la ridotta elasticità dei legamenti o un'alterata gestione della pressione intra-addominale.


L’attività fisica è fondamentale per la salute, ma deve essere praticata con attenzione per preservare l’integrità del pavimento pelvico. Mantenere queste strutture in salute con esercizi specifici e una corretta postura è essenziale per prevenire e trattare condizioni come il prolasso, l’incontinenza e il dolore pelvico. Integrare gli ipopressivi in un programma di allenamento consapevole rappresenta un metodo efficace per migliorare tono muscolare, stabilità e gestione della pressione intra-addominale.


Vuoi migliorare la salute del tuo pavimento pelvico in modo sicuro ed efficace? Prenota una consulenza o partecipa alle mie lezioni di ipopressivi! Scopri come adattare l’allenamento alle tue esigenze e ritrovare il benessere. Contattami per iniziare il tuo percorso!


Fonti

- International Urogynecological Association (IUGA)

- Società Italiana di Uro-Ginecologia (SIUG)

- PubMed: articoli su riabilitazione del pavimento pelvico e ginnastica ipopressiva

- American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG)



 
 
 

コメント


この投稿へのコメントは利用できなくなりました。詳細はサイト所有者にお問い合わせください。
bottom of page