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Forza di Donna

Come prevenire l'incontinenza prima del parto: ciò che mi sarebbe piaciuto sapere

Aggiornamento: 14 feb


Corso pre parto ipopressivi

Nonostante fossi una donna sportiva prima e durante la gravidanza e avessi frequentato corsi preparto, ci sono cose fondamentali che avrei voluto sapere per proteggere il mio pavimento pelvico. 


1. Valutazione con una fisioterapista o ostetrica specializzata in pavimento pelvico👉 Importantissimo! Ogni gravidanza è unica e sapere in che stato si trova il tuo pavimento pelvico ti aiuta a prevenire problemi post-parto. Se soffri di vulvodinia o ipertono del pavimento pelvico, è fondamentale informarti.


2. Piano del parto: accetta l’imprevisto👉 Preparalo con consapevolezza, ma ricorda che il parto è imprevedibile. Avere un piano B aiuta a gestire meglio eventuali cambiamenti. Durante il travaglio, con l'avanzare delle contrazioni, il dolore ci portarta in uno stato in cui non siamo in grado di prendere decisioni lucide e siamo completamente vulnerabile. È fondamentale che chi ti accompagna, il tuo partner o, se possibile, un'ostetrica privata, sappia cosa ti aspetti. Per esempio un tema critico in Italia è l’epidurale: anche se firmi il consenso e segui il corso, non è garantito che te la somministrino. Spesso cercano di evitarla e, anche se ci sono buone ragioni, trovarsi un "NO" davanti quando si cerca sollievo dal dolore può essere traumatizzante. Questo è stato il mio caso: mi sono sentita spaventata e scoraggiata, senza supporto ne una guidata su aspetti fondamentali come la respirazione durante l'espulsione.


3. Respirazione consapevole👉 Imparare a gestire il dolore con la respirazione è utile, ma ancora più importante è respirare correttamente durante la fase espulsiva, per proteggere il pavimento pelvico. Respirare bene mi ha aiutata tantissimo a gestire le contrazioni, ma nel momento che mi ahnno chiesto di spingere con tutte le mie forze anche se non sentivo lo stimolo naturale, sono stata ubbidiente. Risultato? Un enorme danno al pavimento pelvico e emorroidi. È fondamentale sapere come spingere in modo efficace!


4. Posizioni per mobilizzare il bambino lungo l'uscita👉 Imparare diverse posizioni può facilitare il passaggio del bambino nel canale del parto, riducendo il rischio di danni per il bimbo e i traumi per il pavimento pelvico. Con certi movimenti possiamo allargare il bacino sopra o sotto (dipende da dove è il nostro piccolo) e così possiamo aiutare attivamente senza bisogno di usare la forza.


5. Attenzione alla stitichezza 👉 Non sottovalutarla! La stitichezza prima e durante la gravidanza aumenta la pressione sulla zona pelvica. Se hai questo problema, parlane con la tua ginecologa per trovare soluzioni e usa un supporto sotto i piedi per agevolare l’evacuazione.


6. Cosa significa per la mamma l’uso della ventosa?👉 L'80-90% dei parti con ventosa comporta danni al pavimento pelvico. Informarsi prima permette di sapere come prendersi cura del proprio corpo dopo. L’uso della ventosa non è una scelta arbitraria, ma se viene utilizzata è necessario un recupero mirato per favorire la guarigione dei tessuti.


7. Esercizi preparto per core e pavimento pelvico👉 Un allenamento mirato aiuta a sostenere il peso della gravidanza e a facilitare il recupero. Ad esempio, gli esercizi ipopressivi senza apnea sono ideali per sviluppare consapevolezza corporea, lavorare sulla respirazione diaframmatica, rinforzare il pavimento pelvico e la schiena, adattandosi ai cambiamenti del centro di gravità.


8. Parliamo di incontinenza, prolasso, emorroidi e diastasi… prima del parto!👉 Sapere che possono verificarsi consente di agire sia in prevenzione che nel recupero. In Italia, la visita post-parto dei 40 giorni non prevede un controllo della diastasi né una valutazione del pavimento pelvico. A me hanno detto che "andava tutto bene"… e intanto mi facevo la pipì e la cacca addosso. Parliamone prima!


9. Cure a breve, medio e lungo termine Partorire è una grande rivoluzione per il nostro corpo e dopo il parto, non basta "aspettare che passi". Serve una strategia: 👉 Subito: riposo e attenzioni mirate. Non sovraccaricare il pavimento pelvico nei primi 3-4 mesi ed esegui esercizi mirati e semplici come Kegel. 👉 Tra i 6 e 12 mesi: visita una specialista in riabilitazione del pavimento pelvico. Non fermarti alle risposte del consultorio: è importante una valutazione approfondita, inclusa la verifica della diastasi. Qui puoi iniziare gli esercizi ipopressivi senza problemi. 👉 A lungo termine: se il tuo pavimento pelvico è in salute, continua con il movimento per il benessere generale. Se invece soffri ancora di incontinenza (anche minima), ti consiglio di rimanere con la tua specialista e fare un piano di progressione dove passi dalla riablitazione alla mantenzione con esercizio dove si commincia riallenare il tuo pavimento per ripeistinarle la sua funzionalità.


💡 La prevenzione inizia prima del parto! Se avessi saputo queste cose, avrei vissuto tutto con più consapevolezza e meno problemi dopo. Se sei in gravidanza, prenditi cura di te ora! 💖✨


👉 Ti sei mai trovata in questa situazione? Ti hanno informata su questi aspetti prima del parto? Raccontami la tua esperienza nei commenti! 👇💬


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